Berlusconi non ha inventato nulla: Boccaccio e l’Arcitaliano

Autori

  • Paolo Spedicato

DOI:

https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i29p190-199

Parole chiave:

Ser Ciappelletto, Arcitaliano, Iperitaliano, Mercatura, Religione, Corpo del capo, Società dello spettacolo

Abstract

Il saggio individua nella letteratura e nella storia italiane l’archetipo dell’Arcitaliano o iperitaliano come figure dell’esagerazione e dell’eccesso all’interno di un supposto carattere nazionale. Con il personaggio di Ser Ciappelletto, protagonista della prima strategica novella del grande libro del certaldese, lo scrittore esemplifica questa modalità di comportamento eccessivo sullo sfondo dell’affresco dei due massimi sistemi su cui si fonda l’universo tardomedievale e precapitalista europeo: la mercatura e la religione

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Biografia autore

  • Paolo Spedicato
    Laureato in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Padova, con monografia finale sull’ utopia urbana. È Dottore in Letteratura Italiana presso la New York University, com la tesi poi pubblicata in libro: La sindrome di Sheherazade. Intertestualità e verità in Lorenzo Da Ponte, (2000). Ha curato con Peter Carravetta, l’importante volume Postmoderno e letteratura. Percorsi e visioni della critica in America (1984). È autore do diversi saggi sul Rinascimento, sulle avanguardie storiche, come il futurismo e il dadaísmo, su questioni di teoria letteraria, su Matilde Manzoni e seu Journal, su Bugres e i “bugreiros” nel periodo della prima emigrazione italiana per il Brasil e ancora sulla letteratura degli “italo-capixabas”. È stato visiting professor presso il corso di Post-laurea in Letteratura Italiana dell’Universidade de São Paulo.

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Pubblicato

2015-06-12

Fascicolo

Sezione

Não definida

Come citare

Spedicato, P. (2015). Berlusconi non ha inventato nulla: Boccaccio e l’Arcitaliano. Revista De Italianística, 29, 190-199. https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i29p190-199